Le imprese di Sotgiu. Centravanti sardo nella Serie A degli anni '40
Stadio Filadelfia di Torino |
Le stagioni 1946-47 e 1947-48 vedono l’attaccante Pietro
Luigi Sotgiu, in forza all’Alessandria, particolarmente ispirato quando la sua
compagine si scontra con il Grande Torino e con il Milan. Nei due campionati la
punta calangianese segna, infatti, 6 reti negli 8 scontri diretti. Le prime
reti sottolineano il sensazionale successo dei grigi di casa, che surclassano i
rossoneri per 4-1. È l’8 giugno 1947, si gioca la 15^ giornata di ritorno, il
Milan, al quarto posto ha ancora una flebile speranza di poter conquistare lo
scudetto. I fatti diranno diversamente. Diranno che non ce n’è per nessuno e
che il Torino di capitan Valentino sta per conquistare il terzo scudetto
consecutivo. Intanto proprio i granata al Filadelfia demoliscono il Genoa per 6
a 0 con tre reti di Mazzola. La Juventus, ed il sorprendente Modena, vincendo
rispettivamente con la Sampdoria per 3 a 0 l’una, e con il Livorno di Raccis
per 1 a 0 l’altra, tengono momentaneamente il passo, ma solo un miracolo può
farle ancora sperare. Intanto al Moccagatta Alessandria e Milan scendono in
campo. I grigi ritrovano il bel gioco, che li aveva contraddistinti per tutto
il periodo invernale, ed il Milan è subito in difficoltà. All’11’ Sotgiu porta
in vantaggio i suoi, i rossoneri non hanno il tempo di riprendersi, che al 14’
su corner di rosso, Sotgiu insacca nuovamente, stavolta in mischia. Il Milan si
scuote per un attimo e al 18’ accorcia le distanze con un bolide di Antonini.
All’11’ della ripresa Lushta ristabilisce le distanze dopo un pregevole scambio
con Coscia. Al 17’ è ancora il bomber di Calangianus a segnare, con un perfetto
rasoterra all’angolo sinistro della porta difesa da Rossetti, su servizio di
Giorgino.
Di tutt’altro tenore l’incontro che si gioca appena 15 giorni dopo,
il 22 giugno, in un Filadelfia reso afoso dal gran caldo. Il Torino è già
matematicamente Campione d’Italia. Per l’Alessandria non c’è nulla da fare:
bissare il bel successo del girone d’andata è pressoché impossibile tanto da
far rimediare loro ben quattro sassate. Una doppietta di Ossola nei primi 14
minuti di gioco permette ai granata di giocare il primo tempo in scioltezza.
Nella ripresa Loik, anch’egli autore di due reti, chiude l’incontro. A salvare
l’onore degli ospiti pensa Sotgiu, che dopo aver dribblato per due volte
Ballarin, insacca nella rete di Bacigalupo con un forte ed angolato tiro. Nel
successivo torneo, l’undicesima giornata, in programma il 30 novembre del 1947,
vede i granata ed i rossoneri entrambi capofila. Il Torino è di scena ad
Alessandria, si gioca in una giornata nebbiosa e su un terreno appena spalato dalla copiosa neve caduta nei
due giorni precedenti. I grigi partono subito forte e rischiano di portarsi in
vantaggio in almeno due grosse e nitide opportunità. Giocano con tanto ardore,
tanto che i 15 mila tifosi iniziano a sperare, ma ci pensa Mazzola al 18’ a
spegnere ogni tentativo con un tiro radente quasi dalla linea di fondo che
Diamante, visibilmente in ritardo, riesce solamente a toccare prima che rotoli
in fondo alla rete. Due minuti dopo, per mezzo di un’azione fulminea, Menti scocca
un potente tiro dai venti metri e Diamante, ancora frastornato dall’errore
precedente, si fa nuovamente sorprendere e il Torino è così in vantaggio di due
reti. Sembra tutto finito ma i piemontesi riescono a reagire: al 36’ su allungo
di Gallea, Stradella dribbla mezza difesa – con Bacigalupo in disperata uscita
- insacca a porta vuota. Un minuto dopo in una mischia Ballarin allunga verso
il suo portiere, ma il pallone s’impantana nel fango, Sotgiu, più lesto di tutti
sigla il pareggio. Nella ripresa l’infortunio di Lushta ed il calo della nebbia
invitano tutti a più miti consigli e l’incontro termina sul punteggio di due
reti per parte. (per Alessandria-Milan vedi il link: http://calciodaltritempi.blogspot.it/2013/12/1948-raccis-vs-sotgiu-scontro-suon-di.html )
Pietro Luigi Sotgiu |
Mario Fadda
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