1948: Raccis vs Sotgiu. Scontro a suon di goal.


Renato Raccis con la maglia del Milan




Il campionato 1947-48 risulta fino ad oggi il più lungo di quelli disputati a girone unico, dopo l’inserimento di un totale di 21 squadre conseguito al ripescaggio per meriti patriottici della Triestina. Durante lo storico campionato si verifica un fatto raro per quei tempi. L'8 Febbraio è in programma l'ultima giornata del girone d'andata ed il Milan è già matematicamente campione d'inverno, poichè gode di un punto di vantaggio nei confronti del Torino, che osserva il suo turno di riposo. Il Milan, tuttavia, si reca al Moccagatta di Alessandria, convinto di strappare la vittoria ed allungare in classifica. L'occasione vede due sardi contrapposti: il calangianese Pietro Sotgiu, con la maglia dei padroni di casa e, il mandarese Renato Raccis, con la casacca del Milan. Accorrono allo stadio 20 mila spettatori che fruttano un incasso di 9 milioni di lire. Il Milan è privo degli attaccanti Carapellese, per ragioni disciplinari, e di Puricelli infortunato. Per contro, l'Alessandria è priva del bomber Stradella. Dopo pochi minuti, il giovane attaccante alessandrino, Traini, viene travolto durante un'azione. Nella caduta si storce una caviglia ed abbandona il campo. Una volta rientrato farà puro atto di presenza, anche se in un'occasione rischierà di beffare il portiere rossonero. La partita procede stancamente e le reti saranno gli unici momenti vivi dell'incontro. Al 22', su debole respinta del difensore Della Frera, nasce una mischia che Raccis riesce facilmente a risolvere, toccando il pallone in rete, anche a causa della mancata uscita del portiere Diamanti. A metà del tempo il rossonero Gratton ferma in malo modo Armano, in area, ma l'arbitro non fischia il rigore. Dopo un'enorme occasione sprecata dallo stesso Armano, al 43' un calcio di punizione di Gallea, crea una mischia in area, risolta con un potente e preciso tiro di Sotgiu. Al 6’ della ripresa Burini riporta in vantaggio i milanesi, ma appena al 12' su calcio di punizione di Tortarolo, Coscia devia imparabilmente il pallone nella rete di Rossetti, con un colpo di testa. La rete dei grigi spegne ogni ardore nelle due compagini che si accontentano del pari in un incontro che prosegue così senza sussulti fino al termine. I due sardi, contrapposti durante il memorabile incontro,  entrambi violano le vicendevoli reti entrando, a buon diritto, tra le pagine più epiche della storia del Calcio nostrano.

                                                                                                                  Mario Fadda
Pietro Sotgiu


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