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Visualizzazione dei post da dicembre, 2013

Buon 2014 a tutti gli sportivi!!!!

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Con l'immagine del pallone ufficiale dei Mondiali 2014 vi auguriamo un anno lieto e ricco di soddisfazioni.                                                                                                               m.f.

Pietro Carta: 95 anni dalla nascita del primo sardo in Serie A

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Pietro Carta con la maglia del Pescara Domenica 6 ottobre 1940 è in programma la prima giornata del campionato di Serie A. L’Italia è in guerra da quattro mesi. Per la Sardegna sarà una data importante, segna infatti il debutto di un calciatore isolano nella massima serie. Pietro Carta nato a Bosa il 30 dicembre 1918, ma partito alla volta della Penisola in giovane età, a seguito del padre, alto ufficiale dell’esercito. Nel torneo di Serie C 1936-37 lo vediamo impegnato nelle file del Manfredonia, tra i suoi compagni di squadra troviamo Mario Stua che anni dopo sarà storica bandiera del Livorno e compagno d’attacco di Renato Raccis. Con i biancoazzurri colleziona in tre campionati di Serie C rispettivamente un 6°, 8° ed 11° posto. Con la sua squadra ha modo di misurarsi nel 1937-38 contro il Cagliari e nel successivo campionato contro la San Giorgio di Raccis. Nell’estate del 1939 passa al Pescara ma poteva andare diversamente, infatti, in questo periodo viene preso in prova da

Renato Raccis vittorioso contro il Grande Torino

In questo filmato tratto dalla famosa Settimana Incom,  ad un certo punto possiamo notare Renato Raccis all'epoca forte punto di riferimento dell'attacco milanista. In questa partita non segnò, ma risultò decisivo per almeno due delle segnature dei suoi compagni. La vittoria permise al Milan di staccare momentaneamente il Torino e rimanere in testa alla classifica in solitario. http://www.youtube.com/watch?v=mrJe3UCAckM                                                                                                               Mario Fadda

1928: La prima storica partita del Cagliari in I Divisione

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Cagliari 1928-29 Vi riportiamo la cronaca del primo storico incontro di campionato giocato dal Cagliari a livello nazionale, valevole per la prima giornata del torneo di I Divisione, tratta da un noto Quotidiano sportivo nazionale dell'epoca.  "Sul campo del Motovelodromo Appio la Virtus ha ospitato i forti calciatori di Sardegna che per la prima volta scendevano a Roma. Gli ospiti si sono dimostrati di valore pari ai Bianco-Verdi. La partita è stata infatti caratterizzata da un equilibrio di azioni sensibilissimo. I goals sono stati segnati da Fradelloni III per il Cagliari e da Moglia e Cutrone per la Virtus. Ha arbitrato il sig. Buonanno di Perugia. Le squadre hanno giuocato nella seguente formazione. Virtus: Arzani, Lorenzetti, Loretti, Cutrone, Chiantini, Alfei, Brocchi, Masi, Moglia, Bonacossi, Lombardo. Cagliari: Della Ca, Puligheddu, Giraud, Aiello, Tartaglia, Dessy, Fradelloni II, Archibusacci, Fradelloni III, Risalbi, Argiolas". Il Match si gioc

Auguri!

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Auguro a tutti voi un Sereno e Santo Natale.                                                                                                                                                                                                                                                                                                 m. f.

I malanni del calcio

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L'undici dicembre scorso, l'ultimo turno del girone eliminatorio, ha riservato una cattiva sorpresa per una delle più blasonate formazioni d'Italia. Purtroppo il risultato infausto ne ha determinato l'eliminazione, ma io voglio soffermarmi sulle polemiche scaturite circa la valutazione di validità o meno dell'incontro. Tra le tante polemiche è stato detto che non si facilitava il gioco, tanto meno lo spettacolo. Bisogna riconoscere che le condizioni erano veramente proibitive ma - nello scenario di un calcio orientato ormai più ai diritti tv e agli introiti - parlare di spettacolo mi pare decisamente eccessivo. I calciatori sono tanto pagati che spesso pare quasi ovvio che  pensino più spesso alla propria immagine che all'impegno da profondere in campo. Sembra che stia venendo meno il senso di responsabilità e l'attaccamento alle maglie ed al pubblico, a danno del calcio minore e di quello giovanile, che certo non può trarre tanti insegnamenti, se non

22 - XII - 1946. La prima vittoria della Fersulcis

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La prima giornata di campionato di II Divisione Domenica 22 dicembre 1946 è una data importante per la Polisportiva Fersulcis di Iglesias. La società mineraria infatti giocò in quel lontano pomeriggio la prima gara ufficiale di campionato. La neonata società Iglesiente infatti, dopo alcune amichevoli di prova, fu inserita nel girone B del torneo di Seconda Divisione regionale, insieme a società più esperte, quali Monteponi, Carloforte, Sant'Antioco, Santadi, Giba e le seconde squadre del Carbonia e del Bacu Abis. Parecchie di queste formazioni erano più quotate dei Granata, ma a fine girone la Fersulcis si classificò al secondo posto e nel girone finale ottenne un ottimo quarto posto, che le consentiva di accedere al torneo di Prima Divisione. Quel freddo pomeriggio vide le squadre allinearsi sul terreno di gioco del Campo Sportivo Monteponi di via Cattaneo, oggi scomparso, per la prima giornata di campionato. Il risultato arrise ai granata di casa e l'incontro si con

22-12-1946: Livorno Triestina 3-0. Raccis due volte decisivo.

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Renato Raccis A tre giorni dal secondo Natale del dopoguerra si gioca a Livorno l'incontro tra i labronici e la Triestina, valevole per la tredicesima giornata di campionato. La partita non è certo di cartello ed il Livorno non è più quello di quattro anni prima. Gli amaranto occupano, infatti, una tranquilla posizione di mezza classifica, la Triestina al contrario, con appena sette punti, era fanalino di coda. Il Torino stritola la Fiorentina con un altisonante sette a due ed occupa per la prima volta in questo torneo la posizione di testa. A Modena, la grande sorpresa della giornata, i canarini di casa vanno in vantaggio con Bonci II e anche grazie all'infortunio di Parola, riescono a mantenere il vantaggio ed a portarsi al terzo posto con 18 punti, ad una lunghezza dai bianconeri e ad appena tre punti dal Torino. A Livorno in una fredda giornata intervengono appena 5.000 spettatori che durante il primo tempo non assistono ad un bello spettacolo. Partita scialba e squ

Ottant'anni fa: Ilva-Monteponi 0-2. 17 gennaio 1933.

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Monteponi 1933-34 Vi riproponiamo la cronaca di una partita del campionato sardo di Terza Divisione, così come ce le  trasmette un articolo apparso su un noto quotidiano sportivo nazionale il 20 gennaio 1933. "Quest'anno la più nera sfortuna perseguita i nostri bianco-celesti, assoggettandoli a continue sconfitte. Molti fattori concorrono a ciò, fattori più volte menzionati, e quindi inutile ripetere. Volevamo ricrederci delle precedenti perdite, con una brillante vittoria sul Monteponi, ed ecco che questa all'ultimo momento ci sfugge, lasciandoci di molto delusi. Credo però che un'esatta descrizione della partita, valga più di un ulteriore commento. Per l'attuale squalifica di Guerra, la squadra è dovuta scendere in campo nella seguente formazione: Olivieri, Di Fraia, Porchedda, Girardi, Padua, Farina, Massaro, Bassigo, Pocobelli, Picciaredda, Cappai. Il Monteponi in maglia azzurra era così formato: Verzetti, Milia II, Cerutti, Crovi, Milia I, Sera

Le imprese di Sotgiu. Centravanti sardo nella Serie A degli anni '40

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Stadio Filadelfia di Torino Le stagioni 1946-47 e 1947-48 vedono l’attaccante Pietro Luigi Sotgiu, in forza all’Alessandria, particolarmente ispirato quando la sua compagine si scontra con il Grande Torino e con il Milan. Nei due campionati la punta calangianese segna, infatti, 6 reti negli 8 scontri diretti. Le prime reti sottolineano il sensazionale successo dei grigi di casa, che surclassano i rossoneri per 4-1. È l’8 giugno 1947, si gioca la 15^ giornata di ritorno, il Milan, al quarto posto ha ancora una flebile speranza di poter conquistare lo scudetto. I fatti diranno diversamente. Diranno che non ce n’è per nessuno e che il Torino di capitan Valentino sta per conquistare il terzo scudetto consecutivo. Intanto proprio i granata al Filadelfia demoliscono il Genoa per 6 a 0 con tre reti di Mazzola. La Juventus, ed il sorprendente Modena, vincendo rispettivamente con la Sampdoria per 3 a 0 l’una, e con il Livorno di Raccis per 1 a 0 l’altra, tengono momentaneamente

1948: Raccis vs Sotgiu. Scontro a suon di goal.

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Renato Raccis con la maglia del Milan Il campionato 1947-48 risulta fino ad oggi il più lungo di quelli disputati a girone unico, dopo l’inserimento di un totale di 21 squadre conseguito al ripescaggio per meriti patriottici della Triestina. Durante lo storico campionato si verifica un fatto raro per quei tempi. L'8 Febbraio è in programma l'ultima giornata del girone d'andata ed il Milan è già matematicamente campione d'inverno, poichè gode di un punto di vantaggio nei confronti del Torino, che osserva il suo turno di riposo. Il Milan, tuttavia, si reca al Moccagatta di Alessandria, convinto di strappare la vittoria ed allungare in classifica. L'occasione vede due sardi contrapposti: il calangianese Pietro Sotgiu, con la maglia dei padroni di casa e, il mandarese Renato Raccis, con la casacca del Milan. Accorrono allo stadio 20 mila spettatori che fruttano un incasso di 9 milioni di lire. Il Milan è privo degli attaccanti Carapellese, per ragioni discipli

15-12-1946 Torres-Ozieri 7-2

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Fonte: Associazione Memoria Storica Torresina. In un periodo in cui il sodalizio sassarese sta vivendo un momento di difficoltà, ci preme ricordare un fausto anniversario, sicuri di fare cosa gradita agli occhi della società e della tifoseria tutta. Il 15 dicembre 1946 si giocava la sesta giornata del Campionato Sardo di I Divisione e, dopo giorni di pioggia, molti dei campi di gioco erano al limite della praticabilità. La capolista Cagliari si reca a Macomer per uno scontro testa coda, ma il maltempo la fa da padrone e la partita viene rinviata. L'altra capolista, il Carbonia, è di scena a La Madalena. Torres e Ozieri si trovano con 6 punti ciascuna a poche lunghezze dalle capofila, e una delle due compagini potrebbe ridurre le distanze in classifica. Sotto la direzione del sig. Maxia di Cagliari le due compagini scendono in campo all'Acquedotto e si allineano con i seguenti schieramenti, La Torres con: Sotgiu, Cuccuru, Sciascia, Alias, Aliprandi, Arca, Siddi, Sanna

accadde oggi: 15-12-1946. Ilva-Carbonia 2-3

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Pisano Nell'Italia che cercava di riprendersi dalle ferite della guerra, il gioco del calcio rappresentava un momento di svago dalle tante preoccupazioni che quotidianamente attanagliavano la popolazione. Anche per questo motivo la Federazione si diede da fare per ripristinare subito i tornei ufficiali. In questo la Sardegna, per la sua particolarità, rappresenta come sempre un'eccezione. Viste le difficoltà logistiche negli spostamenti e le spese per effettuarli, nonché la mancanza di campi adeguati alla disputa delle categorie superiori, la Federazione, preferisce non iscrivere nostre formazioni ai campionati nazionali. Nasce così nel 1945, ma in realtà così era stato anche dal 1941 in poi, il Campionato Sardo. La prima edizione vede vincitore il Cagliari. L'anno successivo, il 1946-47, designerà le squadre che in seguito ai loro piazzamenti potranno disputare finalmente i tornei superiori. Al campionato prendono parte ben 14 formazioni, parecchie sono agg

Il primo storico confronto tra Parma e Cagliari

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Fonte: www. cagliaricalcio.net Il 27 settembre 1931 è una data storica per il Cagliari. La trasferta di Parma finita sul punteggio di 0 a 1 segna infatti la prima storica vittoria rossoblu nel campionato di Serie B. Lo stesso incontro vede anche il primo storico marcatore Cagliaritano, D’Alberto, che in seguito giocherà anche nella Roma, totalizzare  29 presenze e 5 reti a fine campionato. Si gioca infatti la seconda giornata del torneo cadetto. Nella prima uscita il Cagliari aveva giocato un ottimo, quanto sfortunato, incontro. Il risultato infatti non segue il bel gioco ed i sardi escono sconfitti dal campo di Novara col punteggio di 1 a 0. Nella trasferta emiliana il Cagliari era atteso come formazione compatta e temibile, tanto che i parmensi paventavano una sconfitta di larga misura.  Ma le attese furono quasi totalmente smentite dai fatti. Il Littoriale, famoso quotidiano sportivo dell’epoca, così riporta le fasi dell’incontro: “ Fare la cronaca dell’incontro non vale

Accadde oggi: 08-12-1946 Fersulcis-Audax Giba 6-0

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Campo Monteponi di via Cattaneo. (Fonte ph: Associazione Erminio Ferraris) In occasione del 67° anniversario del primo incontro della Polisportiva Fersulcis, scomparsa ormai dal 1993, abbiamo voluto riportarvi la cronaca, così come la produsse un famoso giornale sportivo regionale di quei tempi. L'incontro si giocò nel primo storico campo sportivo Monteponi, che si trovava nella via Cattaneo. "Iglesias  (C.M.) La nuova squadra iglesiente del Fersulcis che prenderà parte al prossimo campionato di II Divisione, ha ottenuto sull'undici dell'Audax di Giba, anch'esso partecipante allo stesso torneo, una magnifica affermazione. La squadra ospite ha resistito bene nel primo tempo durante il quale ha subito un solo goal (di Madeddu al 15'), ma è crollata nella ripresa. gli altri cinque goal degli iglesienti sono stati realizzati al 2' e al 10' da Diana, al 13' ed al 25' da Boi, ed al 40' da Scotti. Sicuro e preciso l'arbitro Z

Il primo Cagliari-Genoa. La partita dei rigori.

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Cagliari 1933-34 Il primo precedente ufficiale tra Cagliari e Genoa si giocò sul campo di via Pola. L’incontro in programma il 24 febbraio del 1935 era valevole per  la seconda giornata del girone di ritorno del torneo cadetto. Il Genoa,  super favorito, filava diritto verso la Serie A, abbandonata appena l’anno precedente. Il Cagliari, che a fine stagione subì un tracollo finanziario, retrocederà in Prima Divisione Regionale, cambiando Titolo Sportivo  da Club Sportivo Cagliari ad Unione Sportiva Cagliari. In quel momento occupava una posizione di media classifica. Il Cagliari, pur sfavorito, giocò un ottimo incontro e solo la sfortuna determinò il risultato. “Gli ospiti rossoblu hanno conquistato una vittoria di misura sul temuto campo di via Pola fra un atmosfera rovente per lo spirito agonistico dei contendenti. Il successo ha premiato senza dubbio la squadra più potente, sebbene un risultato pari avrebbe  forse più rispecchiato il valore dimostrato dagli avversari”. Davanti

Glorie cagliaritane degli Anni '30: Ernesto Zambianchi

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Discusso e discontinuo attaccante militò tra le fila dei rosso-blu tra il 1932 e il 1934. Nato a Grosseto il 24 novembre 1909, esordì in terza divisione con la maglia della sua città nella stagione 1929-30. L’annata successiva passò al Livorno e nella compagine amaranto fu subito titolare nella squadra delle riserve. Fu qui che ebbe modo di mettersi in luce fino a debuttare in prima squadra in Serie A, dove disputò sette partite mettendo a segno quattro reti. A fine stagione però il retrocesso Livorno lo cedette nuovamente ai bianco-rossi del Grosseto ma, stavolta, in prima divisione. Con dieci reti risultò tra i massimi cannonieri della stagione ed in virtù di questi risultati suscitò l’interesse dei dirigenti cagliaritani. Venne da sé che riuscirono a portarlo in Sardegna. Durante la sua prima stagione, con le sue reti, risolse numerosi e impegnativi match. Degna di menzione è, senz’altro, una rete realizzata al Novara nel 1932 con un potente tiro dalla lunga distanza, che s

Renato Raccis: verità e leggende

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A novantuno anni dalla sua nascita, e a trentaquattro dalla sua scomparsa, la figura di Renato Raccis continua ad essere, incomprensibilmente, poco conosciuta. Quel poco che si conosce risulta purtroppo molto infarcito di leggende ed imprecisioni. Ma, ad un attento esame dei documenti, possiamo affermare che l'attaccante mandarese riserva sorprese più ampie di quelle che gli si attribuiscono. Cominciamo col dire che è priva di fondamento l'affermazione del primato assoluto di Raccis  nella massima serie, e questa realtà in nulla sminuisce la grandezza del fuoriclasse, tant’è che, senza tema di smentita, è facile asserire che fu la stella primaria del firmamento calcistico coevo. Prima di lui militarono, infatti,  Carta,  tra gli amaranto del Livorno e Servetto, tra i grifoni del Genoa. Ma ci sono altri nomi che ingiustamente giacciono ancora nell'oblio. Tra le formazioni che militarono nella massima serie, prima della nascita del girone unico, possiamo ricordare Ef

Fersulcis: Presto un volume per ricordarne la storia

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• In un periodo in cui il grande calcio si fa sconvolgere per nulla, in un’ epoca che vede il pallone dominato da logiche superiori al campo di gioco, il pensiero corre veloce al buon calcio di provincia, fatto di fatica vera e poca notorietà. Squadre che sono, o che furono, morte per le cronache sportive ma vive più che mai nei ricordi degli sportivi, quelli che fanno andare avanti le piccole società, ma che sono fondamentali anche ai colossi del calcio italiano. Una di queste gloriose società isolane, che oggi purtroppo non esiste più da ormai 20 anni risponde al nome Fersulcis. I granata iglesienti, protagonisti dei vividi ricordi degli sportivi della cittadina mineraria e di molti altri che lungo il suo cammino ne furono fieri avversari, è tra le compagini più forti del calcio isolano degli anni 80, capace di passare dalla 3° Categoria all’Interregionale, vincendo consecutivamente tutti i campionati, sotto la guida dell’esperto Nino Falchi. Squadra che fu fulgido astro del cal

Erbstein: Dal Cagliari a Superga

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In un periodo in cui il calcio isolano (specie quello minore) attr aversa una crisi non indifferente, vale la pena ricordare un grande allenatore che “creò” la squadra, a nostro avviso, più forte di tutti i tempi: il Grande Torino. Per tre anni il Mister guidò il Cagliari che portò dalla serie C a giocare per la prima volta nella sua storia in serie B. Questo allenatore risponde al nome di  Anton Egri Erbstein. Ungherese di nascita, aveva girato il mondo e aveva anche giocato negli Stati Uniti, nella squadra dei Brooklin Wanderers. Era poi arrivato nel nostro paese, ove, dopo aver appeso le scarpette al chiodo, aveva intrapreso la carriera di allenatore.  Nella veste di tecnico aveva applicato la grande esperienza acquisita sui campi di mezzo mondo. La sua carriera da Mister iniziò nel 1928-29 nel Bari, l’anno successivo proseguì nella Nocerina, per poi passare alla direzione tecnica dell’ C.S. Cagliari dal 1930 al 1932. L’anno precedente il Cagliari si era dovuto inchinare alla