Glorie cagliaritane degli Anni '30: Ernesto Zambianchi




Discusso e discontinuo attaccante militò tra le fila dei rosso-blu tra il 1932 e il 1934. Nato a Grosseto il 24 novembre 1909, esordì in terza divisione con la maglia della sua città nella stagione 1929-30. L’annata successiva passò al Livorno e nella compagine amaranto fu subito titolare nella squadra delle riserve. Fu qui che ebbe modo di mettersi in luce fino a debuttare in prima squadra in Serie A, dove disputò sette partite mettendo a segno quattro reti. A fine stagione però il retrocesso Livorno lo cedette nuovamente ai bianco-rossi del Grosseto ma, stavolta, in prima divisione. Con dieci reti risultò tra i massimi cannonieri della stagione ed in virtù di questi risultati suscitò l’interesse dei dirigenti cagliaritani. Venne da sé che riuscirono a portarlo in Sardegna. Durante la sua prima stagione, con le sue reti, risolse numerosi e impegnativi match. Degna di menzione è, senz’altro, una rete realizzata al Novara nel 1932 con un potente tiro dalla lunga distanza, che s’insaccò all’incrocio dei pali della rete difesa da Zamberletti. Il portiere azzurro stupito dalla prodezza corse a stringergli la mano. Come scordare, del resto, il goal realizzato al Vigevano nel campo di via Pola l’11 giugno 1933. Dopo una prima fase di stallo dell’incontro, i bianchi del Vigevano passavano in vantaggio  al 30’ con Fibbi, ma il Cagliari con una splendida reazione pareggiava con una magnifica rete di Puligheddu su calcio di punizione. È  su questo risultato che si chiude la prima frazione di gioco. Nella ripresa i rosso-blu, in favore di vento, schiacciano subito gli avversari e passano in vantaggio al 4’ con un’acrobatica rovesciata realizzata proprio da Zambianchi. A concludere felicemente l’incontro al 41’ pensa l’indimenticabile Tonino Fradelloni, il quale mette a segno di testa, su corner, il 3 a 1 per la soddisfazione del numeroso pubblico. Zambianchi totalizzò in totale con la maglia del Cagliari 14 reti in 35 incontri. Nel 1934 passò alla Salernitana ove militò fino al 1940. Terminò la carriera con la maglia della sua città natale in Serie C nel primo campionato del dopoguerra, realizzando 5 reti in 12 partite. Morì a Grosseto il 15 febbraio 1984.


                                                                                                                                         Mario Fadda

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