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Novant'anni fa la Nuorese si laureava campione sardo

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Le formazioni del Maddalena e della Nuorese   Nella primavera del 1932 il campionato di III divisione sarda si avviava alla sua felice conclusione. Il primo posto saldamente in mano alla Torres B, formazione comunque esclusa dalla lotta al titolo. Questo dopo la roboante vittoria della U.S. Nuoro era ormai matematicamente assegnato alla compagine barbaricina che poteva in questo modo cucire lo scudo sardo sulle proprie casacche e potersi fregiare del titolo di campione sardo. Queste le formazioni in campo nella giornata decisiva del 21 febbraio 1932. Curiosamente la Nuorese, per dovere di ospitalità, vesti una casacca dai colori giallorossi. in uno stadio "Quadrivio" inaugurato da poco più di due anni. Nuorese-Monteponi 7-0 Nuorese:  Rollo, Pisano, Murgia, Guazzini, Carotti, Gaia, Cossu, Asquer I, Macis, Asquer II, Piras. Monteponi: Diana, Zara, Milia II, Scarteddu, Milia I, Deias, Fenu, Oberti, Crovi, Serafini, Fadda. Arb. Aru di Cagliari. Oberti fallisce un rigore sull’1-0.

novantant'anni fa nasceva la Serie A

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Esattamente 90 anni fa partiva ( dopo il precedente isolato del 1909-10), il Campionato di Divisione Nazionale Serie A. Questa formula era il risultato di una riforma partita nell'estate del 1926 e che doveva condurre proprio allo svolgimento di un torneo in un unico girone, potesse rappresentare tutto lo Stivale. Si trattava del 6 ottobre 1929, lo stesso mese si verificherà la gravissima crisi economica, che si dilaterà a livello mondiale, il famoso crollo di Wall Street del 1929. Il Campionato verrà vinto, dopo una lunga lotta con il Genoa, dall'Ambrosiana di Milano di Giuseppe Meazza.

Ostiamare bestia nera dell'Arzachena

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Domenica 15 settembre è in programma la gara Ostiamare-Arzachena, valevole per la terza giornata del campionato di Serie D. La squadra laziale può essere considerata dagli smeraldini una vera e propria bestia nera. In 10 incontri la compagine sarda è riuscita a spuntarla soltanto in una occasione, esattamente il 13 settembre del 2015, quando i biancoverdi guidati da Giorico, vinsero per 2 reti a 0 (Sanna e Branicki i marcatori); il bilancio generale pende decisamente dalla parte degli ostiensi: 4 le vittorie dei laziali, 5 i pareggi, 1, come già detto, la vittoria dei sardi. Ad Ostia il bilancio è ulteriormente sbilanciato in favore delle squadra di casa: 2 vittorie dell'Ostiamare e 3 i pareggi. La prima sfida ufficiale si disputò ad Ostia il 4 novembre del 2007, il risultato finale fu 2 a 2, con reti di Pozzebon e Di Lillo per la cmpagine di casa e reti di Righi e Sposito per gli ospiti. La gara con più reti è del 5 maggio 2013, quando l'incontro si chiuse col punteggio d

I precedenti tra Budoni e Arzachena

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Il primo settembre l’Arzachena, risorta dalle proprie ceneri, come l’araba fenice, ritrova la Serie D e con il suo nocchiero Mauro Giorico si prepara a navigare le insidiose acque della Serie D. La prima giornata la vedrà opposta ai biancoazzurri del Budoni. Una sfida che, in questo decennio che volge al termine, era divenuta quasi un classico in IV Serie. Eppure le sfide, non numerosissime, hanno precedenti di tutto rispetto, con una puntata che risale oramai a quasi 30 anni fa. Si disputava il campionato di Prima Divisione, l’Arzachena era appena retrocessa dalla Promozione, mentre il Budoni cercava di emergere dall’oceano serie provinciali.   La gara si disputa al “Santa Maria della Neve” di Arzachena il 16 dicembre del 1990. Arzachena: Farina, Carta S., Carboni (Follesa), Porcu, Azzena (Azara), Degortes, Columbano, Pisciottu, Cubeddu, Carta, Doro. Budoni: Ventroni G., Lovigu, Ventroni M., Bechere, Nieddu G., Simonelli, Casula, Maccioni, Musu, Nieddu M., Oggiano. Arb. Tave

Raffaele Marras probabile primo calciatore italiano a perire nella Grande Guerra

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Una partita tra militari nel 1915 Il 15 giugno 1915, sul Col di Lana, periva colui che, col beneficio del dubbio, può essere considerato, il primo calciatore italiano caduto sul fronte bellico. Costui risponde al nome di Raffaele Marras, nativo di Cagliari, classe 1890 (15 ottobre per l'esattezza), era un giovane studente universitario, inquadrato, come sottotenente, nella Brigata "Reggio", 46° reggimento. Il giovane Marras, prima di essere richiamato al fronte, oltre gli studi accademici, era un valente sportivo. Uno dei classici "poliatleti" dell'epoca, ottimo nuotatore, aveva contribuito alla fondazione della Rari Nantes Cagliari nel 1909, faceva parte della gloriosa Società di Ginnastica "Eleonora d'Arborea", una delle prime associazioni sportive ad aprire una sezione calcistica in Sardegna (come la rivale S.G. Amsicora) nel 1902. Marras nel 1909 aveva partecipato alla prima edizione della "Coppa Studenti", vinta dall&#

La mano Orange

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fotogramma della rete di mano di Cruijff Oggi si svolgono i sorteggi per i gironi della Champions League edizione 2018-19. In una delle tante finali, esattamente quella di Rotterdam 1972, che vedeva l'astro Ajax ed genio di Cruijff ormai in tutta la sua potenza, si potrebbe scorgere in anticipo la cosiddetta "mano de Dios", che nel quarto di finale del campionato del mondo di Messico 1986, permise a Maradona di portare in vantaggio l'Argentina a danno dell'acerrima rivale Inghilterra.  Quel 31 maggio del 1972 la rivale dell'Ajax è l'Inter, ma non è più l'Inter di Herrera, è una versione concreta e catenacciara dell' allenatore Invernizzi, ma che poco può dinanzi al calcio totale degli olandesi. Finirà 2 a 0, proprio con una doppietta del leggendario numero 14.  Proprio lui però, durante la prima frazione di gioco e sul risultato di 0 a 0, su un cross della sinistra, anticipa la difesa e beffa lo stesso Bordon, purtroppo per lui, l'

1974: Quando Gustavo Giagnoni partecipò al derby smeraldino

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Una notizia oggi ha addolorato tutto il mondo sportivo, la morte di Gustavo Giagnoni , sportivo vero e uomo di gran tempra. Tecnico che è rimasto impresso nei cuori di molti tifosi, ricordiamo solo a titolo esemplificativo quelli del Cagliari , del Torino e del Mantova , senza ovviamente poter scordare la squadra che lo vide sbocciare: l'Olbia. Tra i mille ricordi che in questi giorni si susseguiranno, a noi piace riportarne alla mente uno. Non l'episodio del colbacco o altri ben noti, che lo hanno reso celebre, ma uno particolare, legato al Calcio d'altri tempi. Corre l'anno 1974, Giagnoni , alla guida del Torino è meno saldo a bordo della corazzata granata, eppure non è passato molto tempo dallo scudetto sfiorato nel 1971-72 , quando diverse squadre giunsero al fotofinish tese allo spasimo per varcare la linea del traguardo prima delle altre. La Juventus superò tutte, il Cagliari di Riva , il Torino di Giagnoni su tutte. Nel 1974 invece procede a fasi alte