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Visualizzazione dei post da 2015

31-12-1775 Battaglia di Québec: Storia di una disfatta

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La morte del generale Montgomery Durante tutto l’anno 1775, con il precipitare della situazione nel territorio delle colonie inglesi d’America, le forze “continentali” prendono sempre più cognizione del miglioramento della loro situazione e nonostante fino alla “Campagna di Saratoga” (1777) le sorti del conflitto sembrino sempre propendere verso la corona britannica, le battaglie di Lexington e Concord (New England), combattute nell’aprile 1775  che videro la vittoria delle truppe dei ribelli, rinfocolarono nei coloni la volontà di resistere. La battaglia di Bunker Hill segnò ancora un successo per i continentali, nonostante gli inglesi riuscirono a prendere il possesso di alcune alture strategiche, questo costò un alto numero di soldati.  Il successivo tentativo di liberare Boston dall’assedio non poté essere portato a termine per la carenza di truppe. A Maggio i ribelli guidati dal colonello Arnold avevano espugnato il Forte Ticonderoga posto in posizione strategica sulle spon

7 dicembre 1732 inaugurazione di un tempio della musica

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Covent Garden nel '700 Il 7 dicembre nel panorama musicale è sinonimo di “Teatro alla Scala” di Milano. In questa data per tradizione, in occasione delle festività in onore del patrono cittadino - sant’Ambrogio – viene inaugurata annaualmente la stagione teatrale, ma un altro tempio della musica risulta legato a questa data. Questo altro non è che Royal Opera House di Londra, meglio conosciuto come “Covent Garden” dal luogo in cui sorge. Il teatro venne inaugurato il 7 dicembre 1732 con un’opera di William Congreve “The Way of the World” ed all’inizio fu utilizzato come teatro di prosa. Col tempo inizia ad essere utilizzato per il melodramma Italiano, nel 1734 Händel vi rappresenta in prima assoluta “Oreste”, per l’occasione viene scritturato il famoso sopranista Giovanni Carestini. Nel 1734, già da un anno, è in corso una vera e propria guerra politica, mascherata da tenzone musicale. Händel rappresenta il partito di Giorgio II, mentre gli si oppone un fronte comune, che si

Il Presepe della discordia

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Senza voler entrare nel merito delle polemiche confessionali, vorrei rammentare alcune note storiche sulla genesi del presepe, che potrebbero offrire quanto meno uno spunto di riflessione. Il Presepe come rappresentazione scenica, quasi un affresco vivo, nasce per opera di Francesco d’Assisi che lo realizza a Greccio nel 1223. Questo avviene al ritorno dal viaggio in Palestina, per la precisione a Betlemme. Egli era stato fortemente colpito dai luoghi e volle rappresentarli una volta rientrato. Ma sfugge un particolare importante: il viaggio in Palestina avvenne, oltre che per una visita alla Terra Santa, anche perché fosse possibile predicare: è noto il suo confronto con il Califfo e la successiva libertà alla visita dei luoghi sacri e la possibile predicazione da parte del fondatore dell’ordine francescano. Ora, se Francesco d’Assisi è visto come icona esemplare di dialogo, anche grazie all’episodio del Califfo, e al suo rientro non può aver cancellato con un colpo di spugna tut

30-11-1872 La prima partita internazionale

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Illustrazione dell'incontro sulla stampa dell'epoca Il 30 novembre rappresenta una data importante per il calcio mondiale, in questa data dell’anno 1872 si disputò la prima amichevole internazionale della storia. Neanche a dirlo ovviamente si tratta di Scozia-Inghilterra. Bisogna aggiungere che le due nazioni contestano questa data perché prima di questa amichevole, le due nazionali avevano disputato altri incontri, il primo dei quali nel 1870. La FIFA e l’UEFA però riconoscono quello del 30 novembre 1872 come primo incontro perché i precedenti furono giocati a Londra e con calciatori scozzesi tutti residenti nella capitale inglese. In questo incontro invece avviene una svolta, la nazionale scozzese è interamente Welch (nazionale inglese) composta da elementi provenienti dalla squadra del Queen’s Park di Glasgow (la più antica società di calcio scozzese tuttora in attività). La nazionale inglese invece era composta da elementi provenienti da diverse compagini tra

1948: Dieci calciatori del Torino anche tra gli azzurrini

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In primo piano il portiere Vandone in presa alta Nel dopo guerra brilla più che mai la stella del Torino, la più luminosa di tutto il firmamento calcistico italiano. In questo stesso periodo riprende con forza il fermento delle formazioni giovanili. Molte squadre, prima tra tutte lo stesso Torino di Ferruccio Novo, vantano delle ottime compagini giovanili cui sperano di attingere in futuro nuovi campioni per rinforzare le proprie linee, pur ricorrendo alle annuali campagne acquisti. Nel 1948 viene organizzato a Londra un torneo calcistico internazionale dedicato alle compagini nazionali. Questa competizione servirà ai britannici anche per testare l’organizzazione delle imminenti olimpiadi in programma nell’ agosto successivo proprio nella città bagnata dal Tamigi. Alla competizione, oltre all’Italia, prende parte naturalmente l’Inghilterra, poi il Galles, l’Austria, l’Olanda, l’Irlanda del Nord, l’Irlanda ed il Belgio. Inutile dire che ben dieci elementi di quella rosa di giovan

25-11-1177 L'ultima grande vittoria dei Crociati

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Charles Philippe Larivière: La battaglia di Montgisard La battaglia di Montgisard può essere considerata a ragione come l’ultima grande vittoria di un regno crociato nei confronti dei musulmani. Lo scontro decisivo avvenne il 25 novembre 1177. In precedenza un periodo di scontri e di trame politiche aveva indebolito i potentati cattolici del Medio Oriente. Baldovino IV era stato incoronato re di Gerusalemme da soli 3 anni all’età di tredici, ma le sue precarie condizioni di salute, a causa della lebbra contratta fin dalla prima fanciullezza e riconosciuta dal suo tutore e futuro arcivescovo di Gerusalemme, Guglielmo di Tiro, faceva presagire che il suo sarebbe stato un regno breve. Al più un periodo di transizione tra il regno di Amalrico I, suo padre, e l’eventuale successore. L’erede designato, dopo tanti tentennamenti, pareva essere Guglielmo del Monferrato, uno dei signori feudali più potenti dell’epoca, anche per via della stretta parentela con il re di Francia Enrico II e

Fersulcis. La leggenda Granata 1946-49

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Fersulcis La Leggenda Granata 1946-49 è il titolo della mia ultima opera. Lavoro che ha occupato parte degli ultimi due anni di fatiche. Lunghe ricerche d’archivio sono culminate nel paziente lavoro di ricostruzione delle statistiche e delle vicende appassionanti di cui la squadra è protagonista. La compagine granata è il piccolo miracolo nato dalle macerie del dopo guerra e che nel giro di un solo anno si ritrova catapultata in IV Serie nazionale, con la possibilità di lottare contro squadroni come il Montevecchio, il San Gavino, la Monteponi, il Tempio e il Bacu Abis per l’accesso alla Serie C. Ho scelto di rendere il volume di formato quasi tascabile in modo che possa essere facilmente trasportato e consultato. Esso è il primo dei due tomi che costituiranno l’opera completa. La seconda parte, che a breve sarà pronta per le stampe, ripercorre la rinascita datata inizio anni ’80 e la portentosa cavalcata verso la Serie D, conquistata in soli 4 anni e 4 campionati vinti, che cos

L’ultima vittoria del Grande Torino

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       Torino 1948-49       Domenica 17 Aprile 1949 nessuno dei circa diecimila spettatori dello stadio  “Filadelfia” avrebbe immaginato che quella sarebbe stata l’ultima vittoria di quell’invincibile squadra.   Si gioca la trentaduesima giornata di campionato. Il Torino a 48 punti vede come diretta concorrente l’Inter di Nyers, Lorenzi e Domenica 17 Aprile 1949 nessuno dei circa diecimila spettatori dello stadio Amadei cercare di farsi sotto. Sono solamente 4 le lunghezze che separano granata e nerazzurri. Il Torino dopo una fiammante partenza nel girone di ritorno, con cinque vittorie su cinque, alterna vittorie e pareggi, senza mai perdere un incontro. Questo anche a causa di numerosi infortuni patiti da alcuni dei migliori elementi, non ultimo capitan Mazzola. Per contro l’Inter iniziò un lento, ma progressivo, recupero in classifica a partire dal cambio sulla panchina tra il gallese Astley, cui subentra alla ventiquattresima giornata Cappelli. I milanesi quel giorno d’apri