Il Presepe della discordia
Senza voler entrare nel merito delle polemiche
confessionali, vorrei rammentare alcune note storiche sulla genesi del presepe,
che potrebbero offrire quanto meno uno spunto di riflessione. Il Presepe come
rappresentazione scenica, quasi un affresco vivo, nasce per opera di Francesco
d’Assisi che lo realizza a Greccio nel 1223. Questo avviene al ritorno dal
viaggio in Palestina, per la precisione a Betlemme. Egli era stato fortemente
colpito dai luoghi e volle rappresentarli una volta rientrato. Ma sfugge un
particolare importante: il viaggio in Palestina avvenne, oltre che per una
visita alla Terra Santa, anche perché fosse possibile predicare: è noto il suo
confronto con il Califfo e la successiva libertà alla visita dei luoghi sacri e
la possibile predicazione da parte del fondatore dell’ordine francescano. Ora,
se Francesco d’Assisi è visto come icona esemplare di dialogo, anche grazie all’episodio
del Califfo, e al suo rientro non può aver cancellato con un colpo di spugna
tutto questo, perché il Presepe, che nasce anche sull’onda di tutte queste
esperienze e non solo per una parte di esse, non può essere visto come il
frutto compiuto del personaggio storico – uomo di dialogo Francesco?
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