31-12-1775 Battaglia di Québec: Storia di una disfatta
La morte del generale Montgomery |
Durante tutto l’anno 1775, con il
precipitare della situazione nel territorio delle colonie inglesi d’America, le
forze “continentali” prendono sempre più cognizione del miglioramento della
loro situazione e nonostante fino alla “Campagna di Saratoga” (1777) le sorti
del conflitto sembrino sempre propendere verso la corona britannica, le
battaglie di Lexington e Concord (New England), combattute nell’aprile 1775 che videro la vittoria delle truppe dei ribelli,
rinfocolarono nei coloni la volontà di resistere. La battaglia di Bunker Hill
segnò ancora un successo per i continentali, nonostante gli inglesi riuscirono
a prendere il possesso di alcune alture strategiche, questo costò un alto
numero di soldati. Il successivo
tentativo di liberare Boston dall’assedio non poté essere portato a termine per
la carenza di truppe. A Maggio i ribelli guidati dal colonello Arnold avevano
espugnato il Forte Ticonderoga posto in posizione strategica sulle sponde
meridionali del lago Champlain , che poteva offrire una testa di ponte per l’invasione
del Québec inglese, dal quale provenivano serie minacce d’invasione da nord.
Sull’onda dell’entusiasmo a fine giugno il Congresso autorizzò il generale Schuyler
ad invadere il Canada, ma quest’ultimo, troppo guardingo, perse troppo tempo,
mentre il governatore inglese aveva intrapreso l’opera di fortificazione di
Montreal. A fine agosto 1775 il generale Montgomery guidò un contingente di
1.200 uomini verso Montreal. Caduto il Fort Saint Jean, giunse intorno al 10 novembre
dinanzi a Montreal, che venne conquistata il 13 quasi senza combattere, poiché
il generale inglese, Carleton l’aveva giudicata indifendibile. Lasciato un
contingente di uomini a Montreal, venne ripresa la marcia verso la cittadina di
Quebec, ma le truppe a disposizione di Mongomery si erano ridotte a poco più di
300 unità. Fortunatamente Arnold riuscì a convincere Washington a dotarlo d’un
contingente. Ottenuti oltre 1000 uomini, Arnold partì subito verso nord
attraverso il territorio selvaggio del Maine. Dopo infinite difficoltà poté
ricongiungersi agli uomini di Montgomery. Quebec appariva molto ben fortificata
e dotata di numerose bocche di fuoco. Nonostante le sfavorevolissime condizioni
i due alti ufficiali non se la sentirono di ritirarsi, avrebbero dovuto
attendere la primavera successiva per ritentare. In quel momento dalla Gran
Bretagna sarebbero arrivati certamente rinforzi. L’attacco venne sferrato il 31
dicembre 1775 sotto una fitta nevicata: fu una disfatta per le truppe
continentali. Lo stesso generale Montgomery venne ucciso in battaglia ed Arnold
rimase seriamente ferito. Dopo la morte del primo, Arnold assunse il comando
delle operazioni, ma poco dopo dovette constatare l’impossibilità di continuare
l’azione e le truppe dei coloni si ritirarono. Così si concluse la Battaglia
del Québec, dove trovò la morte uno dei primi valentissimi generali della
Continental Army, il trentasettenne Richard Montgomery. Contemporaneamente il
governatore inglese Lord Dunmore costretto ad abbandonare la Virginia, per
rappresaglia, il 1 gennaio 1776 fece bombardare Norfolk dalle sue navi. La
guerra ormai infuriava incontrollabile.
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