Raffaele Marras probabile primo calciatore italiano a perire nella Grande Guerra






Una partita tra militari nel 1915
Il 15 giugno 1915, sul Col di Lana, periva colui che, col beneficio del dubbio, può essere considerato, il primo calciatore italiano caduto sul fronte bellico. Costui risponde al nome di Raffaele Marras, nativo di Cagliari, classe 1890 (15 ottobre per l'esattezza), era un giovane studente universitario, inquadrato, come sottotenente, nella Brigata "Reggio", 46° reggimento. Il giovane Marras, prima di essere richiamato al fronte, oltre gli studi accademici, era un valente sportivo. Uno dei classici "poliatleti" dell'epoca, ottimo nuotatore, aveva contribuito alla fondazione della Rari Nantes Cagliari nel 1909, faceva parte della gloriosa Società di Ginnastica "Eleonora d'Arborea", una delle prime associazioni sportive ad aprire una sezione calcistica in Sardegna (come la rivale S.G. Amsicora) nel 1902. Marras nel 1909 aveva partecipato alla prima edizione della "Coppa Studenti", vinta dall'Istituto Tecnico "P. Martini" di Cagliari. Marras e la sua squadra, per l'occasione, chiusero il torneo al terzo posto. Gli studi avevano rallentato, ma non fermato l'attività sportiva del giovane Marras. Poi vennero l'attentato di Sarajevo, la guerra europea, finché la tragedia bellica non raggiunse anche il nostro Paese. Marras perì dopo appena 20 giorni di guerra, quando ancora la Brigata Sassari, che tanto si distinse nella Grande Guerra, non era neppure giunta in linea.

 

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