Il derby dei cinque Cevenini

I cinque fratelli Cevenini


Nell'Italia del primo dopoguerra si sentiva un gran bisogno di normalità. La Nazione, dopo i lunghi e tragici anni di guerra, si era risvegliata con una nuova ed esaltante primavera sportiva. Erano sorte nuove società sportive, che unite alle gloriose compagini che avevano esaltato le folle prima della guerra, ora animavano il nuovo campionato finalmente ripreso nell'autunno del 1919. In quel lontano campionato vennero reintegrate anche le squadre che, prima della guerra, erano retrocesse in Categoria B. A queste si aggiunsero le nuove società ed il campionato si fece sempre più lungo. Quel campionato venne alla fine vinto proprio dall'Internazionale, nella quale erano ritornati Aldo e Luigi (Cevenini I e III) ed erano confluiti Mario e Cesare (II, IV dei fratelli Cevenini). Nella stagione successiva (1920-21), dal Milan giunse anche il più piccolo dei fratelli Cevenini, Carlo, il quinto ed ultimo. Nel nuovo torneo i neroazzurri vennero inseriti nel primo dei quattro gironi lombardi, che vinsero con facilità. Insieme a: Milan, U.S. Milanese, Legnano, Saronno e Trevigliese, l'Internazionale disputa il girone finale lombardo. il 26 dicembre 1920, sul campo di via Goldoni, si disputa il derby con la gloriosa Unione Sportiva Milanese. Il giorno di Natale si disputarono anche diverse e prestigiose amichevoli, a Genova, i rossoblu di casa vennero annichiliti con un sensazionale 0 a 8 dai fortissimi giocatori dello Slavia
Praga. A Torino la Juventus batte agevolmente il Real Madrid (Royal Club) col punteggio di 4 a 1, stessa sorte tocca il giorno dopo ai madridisti, che perdono nettamente anche a Bologna (3 a 0). In quel pomeriggio di Santo Stefano, le formazioni dell'Internazionale e dell'U.S.M. scendono in campo determinate entrambe a vincere. Gli interisti si schierano nella seguente formazione:
Internazionale: Campelli, Beltrami, Cevenini II, Cevenini I, Cevenini III, Da Sacco, Martinella, Agradi, Aebi, Cevenini V, Cevenini IV.
La partita passerà alla storia per aver schierato per la prima volta cinque fratelli sul campo da gioco in una partita di campionato. L'Internazionale partirà subito forte ed al termine della prima frazione si trova in vantaggio di due reti, anche se il terreno pesante non favorisce il suo sistema di gioco, rapidi e fitti passaggi rasoterra tra i giocatori. Cevenini III, in posizione di centrosostegno, disfa le azioni avversarie e rilancia costantemente le folate dei propri compagni di squadra. Lo stesso Luigi Cevenini segna la prima rete su rigore all'8° minuto. il raddoppio giunge al 18° minuto per opera di Carlo (Cevenini V), che raccoglie al volo un centro di Martinella e supera il portiere Cameroni. Nella ripresa l'Internazionale deve subire il ritorno dei cugini, a metà della ripresa Campelli si lascia sfuggire dalle mani un forte tiro di Radaelli, che rotola beffardamente in rete. A fine incontro però, la squadra dei "cinque fratelli" riesce a spuntarla. 

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