Un libro sul campionato della discordia
La copertina del volume |
Vedrà presto la stampa il volume “1914-15:
Il campionato mai finito”; un saggio che ripercorre la storia di quell’ultimo
torneo prima che anche l’Italia venisse inghiottita nel vortice della follia
bellica. Perché un libro su quel singolo torneo?
Perché quello risulta essere uno
dei campionati più atipici della storia del calcio italiano, un campionato che
ha spesso fatto parlare di sé e che anche ultimamente ha guadagnato la ribalta
della cronaca, con una discussione in seno alla federazione per un ipotetico ex
aequo. Quel torneo nacque tra molte incertezze, proprio nei giorni della
titubante dichiarazione italiana di neutralità. Partì durante l’autunno, mentre
in Europa la guerra si faceva sempre più sanguinosa. Man mano che la
competizione progrediva la situazione politica diveniva sempre più incerta e
tutte le formazioni impegnate in campionato iniziavano a perdere parte dei
propri calciatori a causa del richiamo sotto le armi. Si giunge quindi alle ultime settimane, con
il tentativo disperato della federazione (non andato a buon fine), di
anticipare gli ultimi incontri, in modo da prevenire l’eventuale mobilitazione.
Fu tutto inutile, gli eventi già precipitavano e alla vigilia della
dichiarazione di guerra all’Austria-Ungheria, la stessa Federazione, con una
discutibile decisione sospese la competizione, con la speranza di poterla
presto riprendere e portare a termine. Questa speranza non si concretizzerà mai
e a fine conflitto una scelta poco oculata, porterà all’attribuzione di quello
scudetto al Genoa, che al momento era primo nel girone finale del settentrione.
Questa scelta penalizzò altre cinque società, ora che son passati 100 anni da
quegli avvenimenti, questo volume vuole porre in piena luce lo svolgersi di
quel controverso torneo, fino alle sue ultime drammatiche giornate, una sezione
del volume è dedicata anche ad un gran numero di calciatori caduti al fronte,
in modo da poterne rinverdire la memoria e contribuire ad onorarli per il loro
sacrificio.
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